Balneazione nel Vibonese: l’Arpacal certifica la bontà delle acque – Video
Criticità solo alla foce del Mesima, diverse invece le zone il cui mare viene classificato come eccellente

Viene certificata anche dai dati dell’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria) la bontà del lavoro intrapreso dalla polizia giudiziaria della Procura di Vibo, Aliquota carabinieri-Nucleo Ambiente (guidati da Gaetano Vaccari), e dalla Capitaneria di Porto al fine di salvaguardare l’ambiente e le condizioni del mare del Vibonese. I dati sulla qualità delle acque destinate alla balneazione per l’anno in corso – diffusi dall’Arpacal – certificano infatti una situazione positiva in gran parte delle località del Vibonese, segno evidente che il controllo a tappetto di tutti depuratori, il sequestro e la scoperta di diversi by-pass unitamente all’azione ad ampio raggio portata avanti da tempo dalla polizia giudiziaria continua a dare i suoi frutti. Le criticità in provincia di Vibo si evidenziano infatti in una sola zona, vale a dire a 200 metri a destra dalla foce del fiume Mesima e per una lunghezza di 560 metri dove la qualità delle acque viene definita dall’Arcapacal come “scarsa”.
Sufficiente, invece, il livello delle acque in località “La Rocchetta” di Briatico, nei pressi della fiumara “Morte” di Joppolo e del fosso industriale di Portosalvo nel comune di Vibo Valentia. Buona la classificazione delle acque in altre due località del Vibonese: a 1.400 metri a sud di Torre Marino, nel comune di Ricadi, ed a 200 metri a destra del torrente Trainiti nel comune di Vibo. Tutte le altre località della provincia, stando ai dati dell’Arcapal, presentano una qualità delle acque del mare definita come “eccellente”: da Briatico (Punta Safò, località Cocca, San Giuseppe, Sant’Irene), Joppolo (Curizi, Giardinello, campo sportivo e Porticciolo), Nicotera, Parghelia, Pizzo, Tropea, Ricadi (Formicoli, Riaci, Torre Ruffa, Tono, La Scogliera, Grotticelle, Santa Maria, Porticello), Vibo Marina, Zambrone. Un bel risultato, quindi, secondo i dati dell’Arcapacal. Di sicuro un passo in avanti che premia il lavoro e gli sforzi dell’ex procuratore di Vibo Valentia, Bruno Giordano, particolarmente attento alle tematiche ambientali e degli uomini del luogotenente Gaetano Vaccari che non si sono mai tirati indietro dinanzi a vere e proprie “bombe ecologiche” scoperte lo scorso anno anche dalla nostra testata attraverso molteplici inchieste giornalistiche.
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