Niente ruspe sulle spiagge di Parghelia, il Wwf plaude al Comune
Il presidente provinciale Angelo Calzone: «Amministratori sensibili alle questioni ambientali. Pronti a collaborare»

Il Wwf Vibo Valentia accoglie con entusiasmo la decisione del Comune di Parghelia di rinunciare alla pulizia meccanica delle spiagge e la successiva richiesta di collaborazione formulata dal vicesindaco e assessore al Turismo Tommaso Belvedere.
«Questo gesto – dichiara il Presidente del Wwf Vibo Valentia, Angelo Calzone – è la prova che in Calabria esistono amministratori pubblici illuminati, sensibili alle questioni ambientali e consapevoli di quanto sia importante, per migliorare l’azione amministrativa, attingere alle numerose realtà positive presenti nella società civile che, come il Wwf, sono pronte a fornire la propria collaborazione e le proprie conoscenze agli enti pubblici e alla collettività». [Continua]
Le spiagge e tutta la bellissima costa di Parghelia rientrano nella zona speciale di conservazione (ex Sic che da Briatico arriva fino a Nicotera), nella quale vigono una serie di misure di conservazione specifiche, studiate per proteggere il prezioso capitale naturale (flora e fauna) presente e tutelato a livello internazionale (direttiva Europea “Habitat”), ma che una politica poco attenta ha per anni trascurato, fino quasi a comprometterlo irrimediabilmente.
Tutta la costa calabrese, sia sul fronte tirrenico, sia nella parte ionica, riveste un ruolo fondamentale per la conservazione di numerose specie rare di flora e fauna: dalla tartaruga marina Caretta caretta che ogni anno nidifica in particolare sulle spiagge dell’area ionica, ai piccoli uccelli limicoli come il rarissimo e minacciato fratino che depone le sue uova direttamente sulla sabbia, sino al giglio di mare, che rappresenta il simbolo dell’ecosistema dunale. Questa preziosa biodiversità è sottoposta a gravi e continue minacce. È facile infatti comprendere quanto siano devastanti gli effetti prodotti dal passaggio di mezzi meccanici come trattori, ruspe, quad, fuoristrada o motociclette che riducono un ecosistema fragilissimo e complesso, in uno sterile ammasso di sabbia.
«Il ruolo dei comuni diventa quindi centrale – conclude Calzone – perché le spiagge rappresentano un capitale prezioso non solo dal punto di vista conservazionistico, ma anche ai fini di uno sviluppo turistico di qualità, basato sulla sostenibilità e sul godimento accorto e contenuto delle bellezze naturali. Un patrimonio, quello naturale, che muove milioni di turisti che da meri fruitori di servizi di massa sono sempre più viaggiatori consapevoli e attenti alle questioni ambientali. Auspichiamo quindi che altri numerosi comuni costieri seguano l’esempio di Parghelia.