lunedì,Aprile 28 2025

Lady Coumadin si uccide con il gas a Serra San Bruno dove si trovava ai domiciliari

La donna era finita nel paese del Vibonese in una casa messa a disposizione da un’associazione benefica dopo essere stata condannata per aver tentato di uccidere il secondo marito con un farmaco. Era in attesa di perizia psichiatrica. Un cartello sul portone di casa ha impedito di far saltare in aria l’intero palazzo

Lady Coumadin si uccide con il gas a Serra San Bruno dove si trovava ai domiciliari
Daniela Lo Russo

Si è suicidata la scorsa notte a Serra San Bruno, nella casa che le era stata messa a disposizione da un’associazione benefica del luogo dove si trovava in regime di arresti domiciliari con braccialetto elettronico, Daniela Lo Russo, la 49enne nota come Lady Coumadin – che nell’estate del 2016 a Pescara tentò insieme al figlio Michele Gruosso di uccidere il secondo marito somministrandogli dosi di Coumadin, un forte farmaco che impedisce la coagulazione del sangue. La donna si è infilata un sacchetto di plastica in testa aprendo successivamente una bombola del gas portandola vicino alla stanza da letto. Ha appeso anche dei cartelloni sul balcone di casa in cui protestava contro la giustizia affermando di sentirsi abbandonata dalle istituzioni. Un cartello accanto alla porta di ingresso con scritto “Non accendere la luce” ha impedito una strage e di far saltare in aria l’intero palazzo. I carabinieri, infatti, notando che il braccialetto elettronico non trasmetteva più impulsi, si sono recati nell’abitazione per un controllo trovando tale cartello dinanzi alla porta. L’appartamento era saturo di gas e per entrare nell’abitazione i militari dell’Arma si sono serviti di una botola indicata loro dal proprietario dell’appartamento. Una volta dentro, hanno constatato il decesso della donna con accanto la bombola del gas. Sul posto si sono quindi portati anche i vigili del fuoco per bonificare l’intero palazzo ed impedire esplosioni. Già nel mese di ottobre la donna aveva tentato il suicidio nel carcere di Teramo e proprio a tal fine il Tribunale aveva nominato un consulente per accertare se la stessa fosse capace di intendere e volere. In primo grado Daniela Lo Russo era stata condannata nel novembre dello scorso anno a 13 anni e 8 mesi, mentre il figlio Michele Gruosso è stato condannato a 12 anni e 8 mesi. [Continua in basso]

Madre e figlio sono stati ritenuti colpevoli di aver tentato di uccidere il secondo marito della donna, Antonio Di Tommaso, a cui vennero somministrate dosi massicce appunto di Coumadin. I due avrebbero organizzato anche un’aggressione a colpi di mazza da baseball ai danni della vittima, allo scopo di accelerare le emorragie interne. Il pestaggio venne eseguito dal colombiano Edwin Andrey Mosquera Zabala, condannato a 1 anno e 7 mesi di reclusione, mentre Marco Giorgio Faggion è stato condannato a 8 mesi per avere fatto da mediatore tra Gruosso e Mosquera. Su madre e figlio pendeva anche un’altra vicenda giudiziaria legata al furto e alla distruzione del fascicolo processuale pendente a L’Aquila in Corte d’Appello, costato l’arresto della donna. I giudici d’appello erano riusciti a ricomporre il fascicolo grazie al prezioso aiuto fornito dal Tribunale di Pescara.

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