Rinascita Scott: l’avvocato Stilo resta ai domiciliari ma viene meno il braccialetto elettronico
Decisione del Tribunale di Vibo Valentia su un’istanza presentata dalla difesa dell’imputato che per ragioni di salute nel novembre 2020 ha lasciato il carcere

Il Tribunale collegiale di Vibo Valentia ha disposto la modifica degli arresti domiciliari per l’avvocato Francesco Stilo, 50 anni, di Lamezia Terme, imputato nel maxiprocesso Rinascita Scott. I giudici hanno deciso di far venir meno l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico. L’istanza volta alla modifica dello stato cautelare è stata presentata dagli avvocati Paola Stilo e Piero Chiodo. Per il resto i giudici sottolineano che allo stato «non è sopravvenuto alcun fatto idoneo a consentire una rivalutazione in melius del complessivo quadro cautelare, sia in ordine al fumus che in ordine alle esigenze cautelari». In ordine alle dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dallo stesso Francesco Stilo, per il Tribunale «non possono considerarsi dichiarazioni che l’imputato ha reso all’ufficio di Procura, non avendo lo stesso assunto la qualifica di collaboratore di giustizia». La misura degli arresti domiciliari è stata quindi applicata a Francesco Stilo in ragione delle «sue condizioni di salute» e quindi non sussistono le ragioni per l’accoglimento dell’istanza di revoca dei domiciliari. Tuttavia, «il rispetto delle prescrizioni e il comportamento finora tenuto dall’imputato inducono a ritenere che le esigenze cautelari – spiega il Tribunale – nel caso concreto possono essere soddisfatte anche senza l’applicazione dei dispositivi elettronici di controllo».
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