Operazione Stammer, dissequestrati i beni di Giuseppe Pititto e della madre
Sono stati entrambi condannati per narcotraffico nell’operazione della Guardia di finanza coordinata dalla Dda di Catanzaro


Il Tribunale di Vibo Valentia, sezione misure di prevenzione (presidente Giulio De Gregorio), in accoglimento delle istanze difensive degli avvocati Giuseppe Monteleone e Gianfranco Giunta ha disposto il dissequestro di tutti i beni Mesiano Mariantonia Mesiano, 49 anni, di Mileto e Giuseppe Pititto, 28 anni, rispettivamente moglie e figlio di Salvatore Pititto, 52 anni, di Mileto, quest’ultimo fra i principali protagonisti delle operazioni Stammer 1 e Stammer 2 contro il narcotraffico internazionale. La restituzione dei beni per Marantonia Mesiano riguarda nello specifico: un’impresa agricola denominata “Mesiano Mariantonia” con sede legale a Mileto alla in via F.sco Loiacono; l’intero complesso di beni aziendali della medesima impresa agricola composto da attrezzi agricoli, macchinari, ovini e caprini; quote per aiuti comunitari; conti correnti bancari e postali. [Continua dopo la pubblicità]
La restituzione dei beni di Giuseppe Pititto riguarda: un’autovettura Volkswagen Golf; terreni siti nel comune di Mileto per oltre 90 ettari; uno stabilimento agricolo industriale per la lavorazione del latte sito a Mileto; tutti i rapporti bancari e finanziari riconducibili a Salvatore Pititto ed ai suoi familiari.

I due legali in relazione a tali beni sono riusciti a dimostrare la loro provenienza lecita così come già avvenuto nella fase cautelare per Mariantonia Mesiano e nella fase di merito per Giuseppe Pititto.
Nei confronti Mariantona Mesiano, a fronte di una richiesta della Dda a 13 anni di reclusione, il gup al termine di un processo celebrato con rito abbreviato l’ha condannata ad 8 anni di carcere per reati legati agli stupefacenti, assolvendola però dal reato associativo. In Appello – la cui sentenza è giunta nella giornata di ieri – la pena è stata ridotta dai giudici a 4 anni e 2 mesi di reclusione.
Giuseppe Pititto, invece, in primo grado rispetto alla richiesta di 16 anni di reclusione avanzata dal pm è stato condannato a 10 anni in primo grado ed a 9 anni in appello, con un ulteriore dissequestro di alcuni beni che erano rimasti oggetto di sequestro in primo grado. Salvatore Pititto – condannato ieri nel processo d’appello Stammer a 15 anni – è il padre di Alex Pititto, il 15enne condannato a 14 anni di per l‘omicidio a Mileto del 16enne Francesco Prestia Lamberti, ucciso a copi di pistola il 29 maggio del 2017.
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