mercoledì,Aprile 30 2025

Interdittiva antimafia, revocata la licenza al bar Plaza di Nicotera

Determina del Comune dopo la decisione della Prefettura di Vibo Valentia. Il locale ritenuto riconducibile agli interessi economici del clan Mancuso

Interdittiva antimafia, revocata la licenza al bar Plaza di Nicotera
La Prefettura di Vibo

Revocata dal Comune di Nicotera al bar Plaza la licenza per la somministrazione di alimenti e bevande a seguito di un’interdittiva antimafia emessa dalla Prefettura di Vibo Valentia. Il locale è ubicato in piazza Garibaldi e fa capo alla ditta “Plaza new srl”, ad avviso dell’Ufficio territoriale di Governo, e quindi del Comune di Nicotera, riconducibile al clan Mancuso. In particolare, comproprietario del locale è risultato Alfonso Cicerone, 45 anni, nipote del boss 81enne Antonio Mancuso. L’altro comproprietario del locale è invece Rocco D’Amico, 38 anni, di Preitoni di Nicotera. Sia Antonio Mancuso che Alfonso Cicerone sono stati arrestati con l’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni dell’imprenditore di Nicotera Carmine Zappia. Un’inchiesta, quest’ultima, che vede coinvolti anche Giuseppe Cicerone, 88 anni, cognato di Antonio Mancuso, e di Francesco D’Ambrosio, 39 anni, entrambi di Nicotera e finiti ai domiciliati, mentre a piede libero restano gli indagati: Salvatore Gurzì, 34 anni, di Nicotera; Andrea Campisi, 37 anni, di Nicotera; Rocco D’Amico, 38 anni, di Preitoni. Da ricordare che fra le contestazioni in tale inchiesta, anche quella di una tentata estorsione ai danni di un senegalese risalente al giugno scorso. Sarebbe stato infatti Francesco D’Ambrosio che al telefono avrebbe ricordato all’interlocutore come tutti gli ambulanti avrebbero dovuto versare 50 euro ciascuno a titolo di “messa a posto” per l’occupazione dello spazio in piazza Garibaldi a Nicotera, consegnando il denaro recandosi proprio al bar Plaza.

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