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Gay respinti a Ricadi, il titolare della casa-vacanze coinvolto nel processo ai Mancuso

Nel febbraio scorso per lui ed altri due coimputati, il Tribunale di Vibo ha dichiarato il non luogo a procedere per intervenuta prescrizione del reato

Gay respinti a Ricadi, il titolare della casa-vacanze coinvolto nel processo ai Mancuso

E’ un volto noto alle cronache il titolare della “Casa vacanze” a Santa Maria di Ricadi protagonista del rifiuto di affittare un appartamento ad una coppia gay. Filippo Mondella, 44 anni, originario di Francica, è infatti rimasto coinvolto nel processo al clan Mancuso nato dall’operazione antimafia denominata “Black money”, scattata nel marzo 2013. Il 17 febbraio scorso il Tribunale collegiale di Vibo Valentia, in ordine alla sua posizione, ed a quella dei coimputati, ha dichiarato estinto per prescrizione il reato contestato, vale a dire l’intestazione fittizia di beni. Mondella era imputato in concorso con Giuseppe Mancuso, 40 anni, di Limbadi (figlio del defunto boss Pantaleone Mancuso, detto “Vetrinetta”) e Nicola Castagna, 35 anni, di Jonadi.

Nei confronti di Mondella e Castagna il pm Marisa Manzini aveva chiesto la condanna a 3 anni di reclusione a testa per la contestata intestazione fittizia delle quote sociali relative alla società “Ca&Mo Service srl” con sede a Jonadi, attiva nell’organizzazione di concerti. La contestazione risaliva all’agosto 2007. In particolare, la Dda di Catanzaro contestava a Filippo Mondella ed al suo socio, Nicola Castagna, di avere consentito a Giuseppe Mancuso di rimanere socio occulto della Ca&Mo srl, al fine di evitare il rischio di subire una misura di prevenzione.

Chiuso il “capitolo” del processo “Black money”, Filippo Mondella è ora finito nell’occhio del “ciclone” per la sua posizione contro l’affitto della casa-vacanze ad una coppia gay. Un clamore mediatico di cui avrebbe fatto volentieri a meno e che su alcune radio ha provato a “spegnere” dichiarando di non aver avuto intenzione di offendere nessuno e che, in ogni caso, si tratta di una “struttura pubblica, una casa privata e non un bed&breakfast. Noi siamo cattolici, cristiani praticanti – ha spiegato Mondella – e quindi preferiamo mantenere la nostra fede. Per noi il concetto di famiglia è quello lì”.

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