Provincia di Vibo, i dipendenti tornano in stato di agitazione (VIDEO)
Dopo la proposta sul riparto dei fondi della Legge di bilancio, criticata da quattro presidenti calabresi, i lavoratori sono tornati nello sconforto più totale. Chiesto un incontro con il prefetto Guido Longo

L’ultima puntata della telenovela legata alla Provincia di Vibo Valentia era finita tra la soddisfazione generalizzata per le buone notizie provenienti da Roma. A distanza di un mese, quelle facce soddisfatte sono solo un ricordo.
Almeno tra i dipendenti di Palazzo “ex Enel”, tornati nello sconforto più totale, quarantotto ore dopo le perplessità espresse dal presidente Andrea Niglia, di concerto con i colleghi di altri tre Enti intermedi calabresi, sulla ripartizione del fondo di 317 milioni previsto dalla Legge di bilancio.
Riunitisi in assemblea nella sala consiliare della Provincia, i dipendenti hanno proclamato lo stato di agitazione. Nelle prossime ore chiederanno un nuovo incontro al Prefetto, Guido Longo.
I lavoratori parlano apertamente di “promesse mancate”. «Sembrava – spiegano – che la Provincia fosse stata salvata. Sembrava che i nostri problemi, quelli di tutti noi cittadini, fossero finalmente giunti a soluzione. Ma sono state promesse mancate. Niente stipendi, pochissimi soldi per strade e scuole e una classe politica che, nonostante sia in campagna elettorale, dimostra ancora una volta di non aver alcun credito politico a livello regionale e nazionale. La soluzione: stato di agitazione. Si chiede una vita lavorativa normale per i dipendenti e una vita normale per l’amministrazione provinciale e i cittadini».
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